descrizione
Come di consueto, il Serles è raggiungibile dalla Stubaital via Kampl/Wildeben.
L'accesso tramite Maria Waldrast è attualmente possibile solo tramite la Matreier Ochsenalm.
Ciò aumenta il tempo di percorrenza da Maria Waldrast di circa 30 - 45 minuti.
IL REGNANTE
Su tutte le montagne, con la sua presenza dominante, troneggia un re, colui che regna sulle montagne del Tirolo, comandando l’universo montano dalle Alpi di Stubai sino a Innsbruck. Il Serles si presenta come una piramide di roccia apparentemente isolata: secondo una leggenda popolare, un cavaliere, insieme ai suoi due figli, venne maledetto da un contadino per la sua collera, durezza e crudeltà. Da allora, il re Serles, pietrificato, deve restare lì, dove un tempo sorgeva il suo castello, accanto ai rampolli trasformatisi in vette minori. Il vistoso profilo montuoso articolato in tre elementi, che ha ispirato la leggenda, ha affascinato lo stesso Goethe durante il suo viaggio in Italia, tanto da soprannominarlo l’“Altare maggiore del Tirolo”.
Vista senza confini
Se il Serles è visibile già da Innsbruck, anche dalla sua cima la vista non è da meno. La posizione esposta apre uno scorcio mozzafiato su un panorama incomparabile, dal Zuckerhütl sino alle Prealpi del Tux e dalle Dolomiti ai monti del Karwendel. Anche la Valle dell’Inn, le Alpi di Stubai e della Zillertal fanno parte del panorama.
Origine chiara
Nel 1579, l’alpinista di Innsbruck Georg Ernstinger scalò per la prima volta il Serles, partendo da Schönberg attraverso il Gleinserberg e il Maria Waldrast, le cui particolari acque attirarono la sua attenzione. Ernstinger non è stato il primo ad apprezzarne le proprietà: il luogo era considerato sacro già dai Celti e anche i Romei utilizzarono la via attraverso Maria Waldrast per berne le acque, le più pregevoli del Tirolo. Un viaggio quasi centenario attraverso le rocce calcaree e primitive arricchite di minerali. Il trasognato luogo ai piedi del Serles accoglie un convento con una chiesa, un pozzo miracoloso e una cappella al margine del bosco, dando vita alla meta di pellegrinaggio più in quota dell’Austria.
DATI DEL TOUR
ASCESA:
Dal Kampler Staumauer, ai margini del bosco di Kampl, prende avvio il ripido sentiero boschivo, che in ca. 2 ore conduce al punto di ristoro Wildeben, alle spalle del quale si dipana l’erta via che, in altre due ore, approda al Serlesjöchl (2.384 m). Qui, una breve scala consente di superare una piccola parete rocciosa. Segue un passaggio assicurato con funi di acciaio, dopo il quale la via serpeggia sul sempre più ampio crinale sud-ovest ricoperto di detriti. Infine, oltrepassando un gradino roccioso in parte esposto, si giunge alla croce di vetta.
In alternativa, il Serles può essere scalato anche passando per il convento di Maria Waldrast. Per l’ascesa sono necessarie 3 ore. Il monastero è raggiungibile in auto transitando per Matrei am Brenner.
DISCESA:
Come l’ascesa. In alternativa, si può scegliere l’escursione che transita per il convento di Maria Waldrast sino alla stazione a monte della funivia Serlesbahn. Svoltando a sinistra sul Serlesjöchl, in direzione sud-est, si segue il sentiero dapprima sui detriti, poi tra i mughi e attraverso il bosco sino al convento Maria Waldrast (ca. 3 ore). Da qui, una via relativamente pianeggiante conduce in 45 minuti alla stazione a monte della funivia Serlesbahn: scendendo a piedi è necessaria 1 ora e ½ sino a Mieders.