Seven Summits - Habicht

Informazioni importanti

Lunghezza del percorso
25.56 km
Tempo totale del percorso
14:30 h
Altitudine metri in salita
2313 hm
Metri di altitudine in discesa
2304 hm
Il punto più alto
3251 hm
Difficoltà
difficile
Resistenza
5/6
Abilità
4/6
viaggio con i mezzi pubblici:
Dalla stazione ferroviaria principale di Innsbruck direttamente a Neustift - Neder.
viaggio con la macchina:
Dalla città olimpica di Innsbruck o dal Brennero  tramite l'autostrada del Brennero - uscita Schönberg continuare fino Neustift - Neder / parcheggio Zegger.

Il tour prende avvio dal parcheggio a pagamento Zegger (gratuito per gli ospiti con card Stubai valida) nel rione Neder di Neustift.

parcheggio:
Parcheggio Zegger - i posti auto si trovano direttamente dinanzi l’imbocco per Neder, sul lato destro della strada all’interno della valle.
punto di partenza:
Neustift, Neder - parcheggio Zegger
punto finale:
Neustift, Neder - parcheggio Zegger
condizione del percorso:
Caratteristiche: Tour alpino: impegnativa escursione montana con passaggi di arrampicata (UIAA I) e tratti assicurati con corde. La particolarità di questo tour è il grado di difficoltà fortemente influenzato dalle condizioni del momento (campi di neve, congelamento). Il ghiacciaio non richiede un equipaggiamento particolare. In caso di esperienza insufficiente, raccomandiamo d’intraprendere l’escursione con una guida abilitata.
la stagione migliore:
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic

profilo altimetrico

descrizione

L’IMPONENTE
L’Habicht sa bene come apparire imponente senza essere il più grande. In termini di altezza, con i suoi 3.277 metri, si deve mettere in fila dopo i colleghi Zuckerhütl e Wilder Freiger, sebbene sappia come imporsi in qualità di cima più alta della catena Habicht delle Alpi di Stubai. Non sorprende che l’”Hoger”, con la sua forma imponente, sia stato considerato a lungo, dagli abitanti del posto, la più alta montagna del Tirolo.

Una vista mozzafiato a 360°
Chi vuole ammirare le Alpi dello Stubai nella loro interezza, ma anche le Alpi Calcaree a nord, le Alpi della Zillertal a est, così come le Dolomiti, deve salire sull’Habicht. Una vista imperdibile si ammira a sud dell’isolata vetta dell’Habicht, dove si ergono i bastioni rocciosi del Tribulaun e del Goldkappel.

Rango turistico
Credeva di essere il primo ad aver scalato la cima, ma ha dovuto constatare che forse non era così. Questo è quanto è accaduto a Peter Carl Thurwieser di Kramsach che, durante l’ascesa all’Habicht, il 1° settembre 1836, ha rinvenuto un ometto di pietra sulla vetta, lasciando supporre che qualcun altro fosse giunto sin lì prima di lui. Thurwieser era il primo a intraprendere una salita turistica dell’Habicht, ma si presume che sia stato preceduto da cacciatori del posto e addetti all’agrimensura. Lasciamo che Peter Carl Thurwieser si arroghi la conquista, soprattutto perché non esistono attestazioni di un’ascensione precedente. Stando alle sue indicazioni, Thurwieser e la guida alpina Ingenuin Krösbacher di Fulpmes hanno portato a termine la loro impresa in tre ore e 25 minuti dalla Pinnisalm, sita a nord, passando per il Pinnisjoch, per poi proseguire in direzione ovest sino alla Speikgrathöhe, oltre un nevaio e la cresta est dell’Habicht, raggiungendo la vetta. Dopodiché, sono rimasti 4 ore e mezza sulla montagna, ritraendo la vista e compiendo rilevazioni barometriche.

DATI DEL TOUR

ASCESA:

Dal parcheggio, in ca. 2 ore e ½, attraverso la Pinnistal, oltrepassando la Issenangeralm e la Pinnisalm, si approda alla Karalm, che può essere raggiunta in 2 ore e ½ anche dal rifugio Elferhütte, percorrendo una via particolarmente suggestiva dal punto di vista panoramico. In alternativa, per coprire la tratta Neder – Karalm, è possibile usufruire di un servizio navetta a pagamento (tel.: +43 (0)5226 2877).
Dall’alpeggio Karalm, innumerevoli serpentine conducono in due ore sino al rifugio Innsbrucker Hütte, da cui l’Habicht è raggiungibile. in tre ore (consiglio: in virtù della lunghezza del tour, si raccomanda di sfruttare l’Innsbrucker Hütte come ricovero notturno e punto di partenza più vicino per l’ascesa dell’Habicht). La via, ottimamente segnalata, conduce dal rifugio dapprima attraverso la china rocciosa, successivamente in una semplice arrampicata lungo la zona di massi, sino a raggiungere, in prossimità della vetta, gli esigui residui di ghiacciaio. Il piccolo bacino glaciale, che non presenta crepacci, è attraversabile senza fatica (ramponi non necessari), prima dell’ultimo gradino roccioso, parzialmente assicurato con funi metalliche.

DISCESA:
Si veda l’ascesa.